Fare gruppo è una predisposizione naturale dell’uomo. La scala dei bisogni fondamentali che muovono le nostre scelte è ben descritta dalla piramide di Maslow. Nella sua scala dei bisogni, Maslow spiega che dopo aver soddisfatto i bisogni primari come mangiare e dormire, cerchiamo l’affermazione personale e sociale.
Per questo è importante saper coltivare delle buone relazioni e allargare il cerchio delle proprie conoscenze.
Purtroppo anche in quella che è una predisposizione naturale devi scontrarti con la tua zona di comfort. Ti trovi sicuramente a tuo agio con le vecchie amicizie, i compagni di scuola che non hai perso lungo la strada, ma col tempo sei diventato restio ad inserirti in nuovi gruppi. Stai bene dove sei e con chi stai. Ma ricorda ogni persona che incontri ha qualcosa da insegnarti. Quindi non chiuderti in te stesso e nel tuo ristretto gruppo di amici fidati. Mostra interesse anche verso altre persone. Anche quelle con le quali apparentemente non condividi gli stessi interessi. La diversità ti arricchirà sempre.
Perchè hai così paura di aprirti agli altri, al nuovo?
Temi che le persone possano fare cose che non ti aspetti portandoti solo nuove delusioni. Questa paura fa aumentare le distanze e unita alla scarsa voglia di confrontarti, ti preclude molte vie per l’inserimento in un nuovo gruppo.
Penso che gran parte del problema sia dovuto alla mancanza di collaborazione e condivisione. Condividere la tua esperienza e il tuo punto di vista ti espone al giudizio degli altri. E questo ti fa paura.
Collaborare con gli altri, invece, ti spinge a fare uno sforzo per poter superare l’abitudine alla competizione, istinto altrettanto radicato in ogni essere umano. Infatti, prima ancora dei bisogni di realizzazione sociale, nella scala di Maslow, devono essere soddisfatti i bisogni primari. Questi in secoli di evoluzione in condizioni avverse alla sopravvivenza, hanno radicato nella nostra mente l’istinto a primeggiare, quasi a sopraffare l’altro.
Come tutte le paure devi affrontare anche quella di condividere il tuo pensiero e la tua esperienza con gli altri. Quando entri in un gruppo devi avere il coraggio di mostrarti completamente per quello che sei. Ricorda di non indossare maschere e non filtrare eccessivamente i tuoi pensieri. Anche se non te ne rendi conto, perchè magari ci sei abituato, controllare troppo quello che dici e come lo dici, viene percepito dagli altri. In questo modo rischi di non essere accettato per quello che non sei. Che è proprio il contrario di quello che vuoi, cioè essere accettato per quello che sei. Come vedi ancora una volta ti stai mettendo i bastoni tra le ruote da solo.
Mettiti alla prova, entra in un nuovo gruppo
Ora devi passare all’azione, superare la paura ed entrare a far parte di un nuovo gruppo. Se hai un hobby, una passione, pratichi uno sport a livello amatoriale, cerca dei gruppi o delle società della tua zona. Se non ne trovi, o se preferisci avere prima un approccio virtuale, cerca tra i gruppi su facebook e google+. Sicuramente troverai molti risultati che fanno al caso tuo.
Ora ti voglio raccontare come sono entrato in contatto con un nuovo gruppo pochi mesi fa. Da poco più di un anno, era il 30 maggio 2015, corro. Correre è uno sport che mi da tanto e mi ha aiutato a cambiare vita, ma questo te lo racconterò meglio un un altro post. A dicembre 2015 ho fatto la mia prima gara agonistica dopo avere superato i necessari test medici ed essermi iscritto online ad un Ente di Promozione Sportiva(ESP). Essere iscritto al ESP mi dava la possibilità di gareggiare senza problemi e senza vincoli, senza appartenere ad una squadra. Non potevo chiedere di meglio quando ho iniziato. Quest’anno però la FIDAL, la federazione di atletica leggera, ha deciso che dal 01/06/2016 è necessario essere iscritti ad una squadra per poter partecipare a gare nazionali e internazionali, o in alternativa, essere tesserati direttamente con la FIDAL come singolo atleta tramite la RunCard. Appena letta questa notizia, piuttosto che fiondarmi sul sito della RunCard e richiedete la tessera, ho pensato che questa era una buona occasione per cercare di entrare in una squadra e fare gruppo.
Mi sono messo alla ricerca di squadre locali anche se avevo ancora qualche timore.
Questo è sicuramente il modo migliore di affrontare piccole e grandi sfide che la vita ti mette davanti. Devi iniziare a vedere ogni problema come una nuova opportunità. Non è facile, ma se vuoi crescere e migliorare devi prendere qualche rischio, solo così, cercando di superare i tuoi limiti potrai avere grosse soddisfazioni dalla vita.
Dopo poco trovo una squadra che sembra aspettare proprio me. Dalle notizie che sono riuscito a recuperare sembra un gruppo attivo in ambito sportivo e non solo. Decido di contattarli tramite la pagina facebook e via mail recuperata sul sito ufficiale. In pochi giorni incontro il presidente ed entro a far parte dell’Isaura. Dieci giorni più tardi si sarebbe disputata la prima gara ufficiale, Corri Salerno. Bellissima gara, la prima che avevo preparato con un minimo di cura sia sul piano atletico che psicologico. Essere entrato nell’Isaura, mi ha dato in quella circostanza un’ulteriore marcia in più. Così sono riuscito ad ottenere il risultato per il quale mi ero allenato. Sono sceso per la prima volta sotto i 4:30 per Km in una gara da 10 KM. In particolare ho stabilito il mio record 4:19/Km, superato la settimana scorsa nella gara Internazionale di Telese. Questa però non è stata l’unica nota positiva della gara. La squadra è arrivata prima nella classifica per società, portando a casa un trofeo e un assegno da 400€. Il premio in denaro è stato devoluto in beneficenza ad una famiglia che aveva perso la casa in un incendio. Così ho contribuito ad aiutare questa famiglia in difficoltà.
E’ questa la forza di un gruppo, sempre superiore alla somma delle capacità dei singoli che ne fanno parte.
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