Ieri ho pubblicato il primo post di una della più classiche sfide che girano nel mondo del blogging.
Scrivere un post ogni giorno.
Dopo avere introdotto la sfida, oggi voglio parlare della sindrome del piriforme.
In pratica una simpaticissima contrattura muscolare che mi accompagna da quasi 5 giorni ormai.
E’ nato tutto da un mal di schiena.
Di quelli cui sono purtroppo abituato, anche se da quando corro non ne soffrivo più.
Magari del percorso che mi ha portato alla corsa ne parlerò in un prossimo post.
Ma torniamo alla faccende attuali.
La settimana scorsa, dopo aver preso un bel mal di gola, nonostante le temperature ormai estive, sento qualcosa che non va alla schiena.
Arriva inevitabile il dolore accompagnato dai classici problemi di postura e movimento.
Stringo i denti e vado avanti.
Sto già prendendo l’antibiotico per il mal di gola e non voglio mischiare troppi medicinali.
Però riesco nel mio intento solo per due giorni.
Il venerdì sera prendo l’antinfiammatorio e come per magia tutto passa.
Niente mal di schiena.
Tutto tranquillo.
Fino al sabato sera.
Quando all’improvviso inizio a sentire un fastidio al centro del gluteo.
Cerco di non farci caso, ma ho una brutta sensazione.
Mi sveglio il giorno dopo con una evidente contrattura proprio sul gluteo.
E’ proprio lui, il maledetto piriforme.
Questo piccolo ma importante muscolo si è contratto.
E si fa sentire tutto.
Continuo con gli antinfiammatori che mi permettono di non fermarmi.
Sarebbe stato psicologicamente devastante restare fermo nel letto.
Però non basta.
Non sento miglioramenti.
Decido così di andare dal medico e farmi prescrivere un decontratturante.
Una pastiglia orodispersibile alla sera.
Dopo due sere sembra iniziare ad andare meglio.
Spero di migliorare ancora e sciogliere ancora il muscolo.
Anche perchè mi aspetta martedì prossimo un bel massaggio miorilassante.
Non proprio una cosa rilassante.
Anzi anche molto dolorosa.
Però è un’attività che va a fondo del problema lavorando tra le fasce muscolari.
Nonostante questo, sono contento del modo in cui sto affrontando il problema.
Sono già fermo da più di una settimana e non prevedo di tornare a breve a correre.
Ma non sono ancora uscito fuori di testa.
Sono tranquillo e sto cercando di capire come evitare o quantomeno come tenere sotto controllo la situazione nel futuro.
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