Il mobile è un bisogno fondamentale.
Questo è quello che traspare dalle ultime rilevazioni internazionali sull’utilizzo dei dispositivi mobili.
L’audience mobile first, si allarga sempre più a discapito del tradizionale desktop di casa e lavoro.
Possibilità di accesso facile e veloce, costante risposta in termini di app ad ogni esigenza.
Questi i punti cardine che hanno fatto si che in alcuni paesi, il 90% del tempo speso online, sia consumato tramite mobile.
Come emerge nell’articolo di Giovanna D’Urso pubblicato su insidemarketing.it, questo comportamento oramai rispecchia una precisa esigenza.
Un vero e proprio bisogno dell’essere umano, tanto da rientrare a pieno nella famosa piramide di Maslow.
Il mobile nei bisogni primari
Partendo dal report internazionale recentemente pubblicato da comScore, Giovanna, illustra come il mobile è utile a soddisfare tutti e 5 i livelli della piramide di Maslow.
Anche se non tutte le categorie sono ugualmente raggiunte tramite mobile, tutti i bisogni sono coperti.
Al contrario di quello che potresti pensare, sono proprio i bisogni alla base della piramide quelli più richiesti tramite mobile.
Sto parlando di bisogni fisiologici, come la salute e il cibo.
Dell’acquisto di abbigliamento e della prima casa.
Ma anche delle necessità da soddisfare immediatamente dopo aver acquisito quelle primarie.
Controllare le previsioni meteo, i conti bancari e il proprio percorso di carriera.
Anche questi bisogni rientrano in quella fetta di categoria servita quasi totalmente da mobile.
I bisogni di alto livello e il mobile
Se ci spostiamo nei livelli superiori della piramide, troviamo bisogni di appartenenza, di stima e di autorealizzazione.
Qui è più semplice immaginare come le app entrino a pieno titolo nel mondo dei social e delle comunicazioni.
Faceboook e messenger, What’s app e tutte le altre app di messaggistica hanno rivoluzionato il modo di comunicare e di tenerci in contatto.
Proprio in questi giorni, abbiamo creato un gruppo su what’s app con i vecchi compagni di scuola.
Riusciremo così ad organizzare più semplicemente qualche rimpatriata.
Cosa che nemmeno facebook in questi anni ci ha aiutato a fare.
Eppure il cellulare l’avevamo tutti già ai tempi delle scuole superiori.
Ma il mobile e le app ancora non avevano visto la luce.
A cosa si è disposti a rinunciare
In conclusione, voglio lasciarti con alcuni dati condivisi da comScore, riguardo quello cui le persone sono disposte a rinunciare pur di non separarsi dal proprio smartphone.
- più del 33% smetterebbe di vedere i propri amici dal vivo
- quasi un terzo degli americani rinuncerebbe a fare l’amore per un anno per tenersi stretto il telefonino
- il 45% rinuncerebbe alle proprie vacanze
- il 46 invece baratterebbe un giorno di riposo alla settimana
- Più della metà, invece rinuncerebbe ad uscire a cena fuori per un anno
E tu a cosa rinunceresti per non separarti mai dal tuo smartphone?
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